*Lavazza non è affiliata a, né approvata o sponsorizzata da Nespresso.
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Il mondo del caffè guidato dagli esperti del Training Center Lavazza
Metodi di estrazione, degustazioni di caffè, diverse origini. Il Training Center copre tutti gli aspetti principali della cultura del caffè. Qui puoi trovare tutte le risposte alle tue domande sul mondo del caffè, grazie alla gamma di conoscenze e competenze offerte dal nostro team di esperti.
Esistono tanti modi per preparare un caffè perfetto, dal più tradizionale al più innovativo. Il Training Center Lavazza offre corsi rivolti ai professionisti sui metodi di preparazione del caffè.
Grazie alla sua associazione con il caffè italiano, la Moka è forse lo strumento di preparazione del caffè più diffuso nelle case degli italiani. A partire dall’iconica Bialetti disegnata nel 1933, differenti modelli di Moka sono stati sviluppati, contribuendo a diffondere della cultura del caffè italiano nel mondo. Sebbene sia facile da usare, ci sono alcuni piccoli trucchi per rendere il caffè davvero eccezionale. Ad esempio, la temperatura dell’acqua, la quantità di caffè macinato e l’intensità del calore. Scopriamo tutti i trucchi per preparare un caffè perfetto.
Un design unico e sofisticato caratterizza questa emblematica caffettiera: inventata da un chimico tedesco negli Stati Uniti nel 1941, la Chemex è oggi apprezzata da tutti gli amanti del caffè. Il suo fascino risiede nella ritualità dell’estrazione del caffè: la scelta del filtro, la tecnica per versare l’acqua, la misurazione dei tempi. Non è un caso che questo modello, il più elegante dei dripper, sia oggi esposto al MoMa, il Museo d’arte moderna di New York.
Gli Stati Uniti hanno reso il Cold Brew Coffee una celebrità nel mondo del caffè, ma le prime testimonianze di un suo consumo si attestano già nel 1600 in Giappone. Da qui, grazie ai mercanti olandesi, ha raggiunto il resto del mondo, motivo per cui viene anche chiamato Dutch Coffee o Kyoto Coffee. Per realizzarlo occorre una Cold Brew Tower e… molta pazienza! Il segreto di questa preparazione risiede infatti nella lentezza con cui l’acqua filtra, goccia dopo goccia, attraverso il caffè macinato.
La storica caffettiera napoletana è nata in Francia nel 1819 e si dice sia stata progettata dal parigino Morize. Nel corso dei secoli, tuttavia, la cuccumella è diventata uno dei simboli della cultura e tradizione partenopea. Preziosa ed elaborata come la formula di un alchimista, la preparazione della caffettiera napoletana richiede molta cura per i dettagli: ecco tutto quello che occorre sapere per gustare ‘na tazzulella ‘e cafè perfetta!
Plunger, French Press, melior, cafetière à piston, caffettiera francese: questo sistema di estrazione è conosciuto con tanti nomi quanti sono i Paesi in cui viene usato. Ideale per la preparazione di tè e infusi, è caratterizzato da un design distintivo e da una tecnica unica per separare l’acqua dal caffè macinato. Non importa quale bevanda preferisci nella tua French Press, scopri i segreti per utilizzarla al meglio.
Il primo prototipo di macchina espresso è stato presentato nel 1855 all’Esposizione Universale di Parigi. Il particolare processo di estrazione rende l’espresso una bevanda concentrata, dal gusto e dall’aroma intensi.
Gusto cremoso, corposo, aromatico. L’espresso è riconosciuto come il caffè italiano per eccellenza. Sorseggiare un espresso significa vivere un’esperienza sensoriale completa che coinvolge vista, olfatto e gusto.
Un espresso è composto da questi elementi: aroma, crema, corpo, gusto e tazzina.
Ogni miscela sprigiona note distintive che la rendono diversa da tutte le altre: cioccolato, floreale e fruttato sono solo alcuni degli aromi che potrai assaporare in un caffè.
Una rappresentazione visiva che svela le caratteristiche del caffè che stai per sorseggiare. Dovrebbe farti venire voglia di assaggiarla. La panna non deve mai essere schiumosa, né troppo chiara né troppo scura.
Indica la struttura del caffè, la sua pienezza e la concentrazione in base all’equilibrio tra le sostanze presenti nella miscela.
Amaro, salato, acido o dolce: il sapore del caffè si gioca tutto sull’equilibrio tra questi quattro parametri.
Il vero espresso italiano va servito in una tazzina di qualità, preriscaldata a 35-40°C, di forma troncoconica e di capienza massima di 70 ml.
Lavazza ha voluto celebrare questo prodotto unico e iconico con Coffee Roots, un viaggio che ripercorre le origini del caffè nel suo cammino verso il mondo occidentale, esplorandone il significato nelle diverse culture.
Il progetto, diventato poi un libro firmato dal giornalista “gastronomade” Vittorio Castellani aka Chef Kumalè, va alla scoperta delle mille varianti con cui il caffè è stato adattato al gusto e alle abitudini dei popoli che lo hanno accolto nella loro quotidianità.
Chef Kumalè sostiene che se oggi l’espresso può essere considerato "il linguaggio universale del caffè condiviso nei cinque continenti, è importante ricordare che esistono e resistono in ogni Paese anche i "dialetti locali", ossia riti, cerimonie, abitudini e stili di consumo legati alle singole tradizioni.